Nel romanzo romantasy di Ali Hazelwood, “Bride,” l’ambientazione è in un mondo contemporaneo in cui Umani, Vampiri e Lupi (licantropi) convivono in un equilibrio delicato tra tensioni storiche. Misery, la protagonista, si ritrova promessa sposa a Lowe, un Lupo Alfa, in una mossa strategica per solidificare l’instabile alleanza tra i Vampiri e i Licantropi. Tuttavia, Misery nasconde una motivazione segreta: scoprire la verità dietro il messaggio criptico lasciato dall’amica umana Serena nel suo diario, apparentemente legato allo stesso Alpha Licantropo.
Tra intrighi politici e piani nascosti, Misery scopre che Lowe, il suo futuro marito, è una figura molto più affascinante di quanto avesse inizialmente immaginato.
Il romanzo è una lettura piacevole, con una narrazione veloce che mi ha tenuto coinvolto dall’inizio alla fine. I battibecchi tra i personaggi e il monologo interiore di Misery aggiungono un tocco di umorismo alla storia.
Uno degli aspetti più distintivi del libro è l’originalità nella costruzione del mondo, in particolare nella rappresentazione dei Vampiri e dei Licantropi. L’attenzione ai dettagli da parte di Hazelwood conferisce un senso di credibilità scientifica agli elementi fantastici.
Sebbene abbia apprezzato il libro, alcuni elementi mi hanno lasciato perplessa. Ho apprezzato che l’autrice facesse uno sforzo nell’esplorare il tema della bestialità, ma le descrizioni che coinvolgono gli organi genitali ad un certo punto prendono una piega strana, mancando della qualità aspirazionale che ci si potrebbe aspettare da un romanzo romantico fantasy. In alcuni punti ho pensato: “Ma che cavolo sto leggendo?!” 😳
In conclusione, “Bride” offre un mix avvincente di romanticismo e fantasy. Le audaci scelte narrative di Hazelwood rendono la lettura coinvolgente, sebbene alcuni momenti possano lasciare perplessi i lettori. Tuttavia, il romanzo si distingue per la sua inventiva costruzione del mondo e per l’interazione dinamica tra i personaggi, quindi lo consiglio alle amanti del romantasy.

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