Recensione del romanzo “Le colpe della notte” di Antonio Lanzetta

“Le colpe della notte” è un romanzo thriller di Antonio Lanzetta edito da La Corte Editore.

Il romanzo è il terzo della serie iniziata da “Il Buio Dentro” e “I Figli Del Male” e va metaforicamente a chiudere il cerchio iniziato dal primo volume; può comunque essere letto anche come thriller a sé stante.

La vicenda è incentrata su Cristian, un ragazzo nerd, goffo e sovrappeso, che vive per i videogiochi e comunica soltanto con i suoi compagni di “gilda”, una combriccola virtuale di cui non ha mai conosciuto di persona i componenti. Dopo un feroce litigio con il padre, Cristian esce di casa infuriato, per ritornare qualche ora dopo. Al suo rientro troverà un macabro spettacolo ad attenderlo: apparentemente suo padre ha ucciso sua madre per poi spararsi.
Cristian viene quindi spostato dai servizi sociali da Firenze a Castellaccio, il paese del Cilento già teatro delle vicende dei primi due volumi della serie; qui, dopo una serie di disavventure, troverà degli amici reali e scoprirà dei particolari irrisolti nella vicenda del killer “L’uomo del salice”.
Nel frattempo Damiano Valente, lo “Sciacallo” protagonista dei libri precedenti, condurrà la sua indagine su un attacco terroristico di qualche anno prima, che getterà luce anche su altri omicidi.

Il romanzo, pur essendo un thriller, può essere anche letto come romanzo di formazione: infatti una parte importante della trama è dedicata alla maturazione di Cristian, nonché a tematiche care all’autore come l’amicizia tra adolescenti, il bullismo e persino la street art.
Anche l’ambientazione è molto curata, al punto da costituire quasi un personaggio a sé stante: la provincia di Salerno è descritta come un luogo oscuro e inquietante, pervaso da un male antico, la cui pericolosità contrasta con la dura bellezza del paesaggio montano.
Un ruolo di rilievo è anche riservato ai gatti, che compaiono più volte all’interno del romanzo e sembrano fungere da filo conduttore tra narratori e linee temporali.

Le atmosfere ricordano molto lo Stephen King di “It” o “Stand by me”, ma anche i gialli nordici di Lars Kepler o Jo Nesbø.

Consigliamo il romanzo a tutti gli appassionati di thriller, alla ricerca di un’indagine dai ritmi serrati e con un’ambientazione inconsueta.

Per saperne di più, potete anche guardare il video con la nostra intervista all’autore, Antonio Lanzetta: https://www.facebook.com/themantovanisblog/videos/700103767090236/

le colpe della notte

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