“Avengers-Endgame” è un film del 2019 uscito il 24 aprile nelle sale cinematografiche, che si prefigge di segnare una chiusura nella storia vista finora nel Marvel Cinematic Universe.
Il film è denso di avvenimenti e fare una recensione senza spoiler non è facile, ma doveroso, visto che la pellicola offre momenti di tensione e colpi di scena degni di nota.
“Avengers-Endgame” ha il pregio di riunire praticamente tutti i personaggi della saga visti finora, anche grazie all’utilizzo di scene del passato, cosa che contribuisce fin dall’inizio a fare sentire allo spettatore di essere alla fine di un’era, alla fine di una storia. Il cast, grazie a questo espediente, è stellare: abbiamo Robert Downey Jr, Scarlett Johansson, Gwyneth Paltrow, Chris Hemsworth, Chris Evans, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Karen Gillan, Brie Larson, Paul Rudd e Jeremy Renner.
Il film dura tre ore e riprende proprio dove lo avevamo lasciato in “Avengers-Infinity war”, pertanto parte fin da subito con tematiche forti, personaggi posti al limite della sopportazione fisica ed emotiva. La sceneggiatura è impegnativa, ma non per questo si rinuncia a momenti divertenti e a molta azione, ma mi sento di dire che questo è, insieme al primo Iron Man, quello in cui viene forse gestita meglio. Gli effetti speciali sono tanti, i combattimenti pirotecnici e talvolta esagerati, ma non si ha mai la sensazione che siano fine a se stessi, anzi, vi è un senso di grande equilibrio tra i momenti. I personaggi sono gestiti splendidamente: approfonditi e scandagliati, anche verso percorsi insoliti per loro, emotivamente e fisicamente, il tutto senza rinunciare al punto forte del film che è il ritmo.
Una menzione particolare, secondo me, va alla carica emotiva che investe lo spettatore: il film riesce a fare ridere, trattenere il fiato e stringersi nella poltrona del cinema, ma soprattutto riesce a coinvolgere, a commuovere in più casi. Non intendo fare spoiler, ma posso solo dire di aver veramente pianto come non mi capitava dai tempi di UP: senza ritegno, senza imbarazzo e con la necessità di prendere un fazzoletto dalla borsa.
Ho letto critiche feroci, accuse ad una sceneggiatura esagerata e orientata al politicamente corretto, espressione che va molto di moda oggi per indicare che le produzioni hanno osato inserire personaggi femminili che non vengono semplicemente salvati o eroi di colore che non si limitano a fare da spalla. Personalmente ho trovato questo film praticamente perfetto: mi ha fatto soffrire, mi ha fatto esultare, mi ha fatto piangere, mi ha fatto sorridere come una bambina quando gli eroi arrivavano… insomma, un concentrato di emozioni e adrenalina, proprio quello che volevo da un gran finale. E sì, molte scene sono fan service, ma per me il fan service buono. Volevo essere coinvolta ed emozionata e il film lo ha fatto.
Unica pecca, che per me è sempre la stessa, è stata Capitan America: sarà che a me il suo personaggio proprio non piace, ma la sua storia non mi ha convinta proprio, specie nel finale. Melenso, perfettino e senza macchie, sicuramente caratteristiche tipiche di questo eroe, ma che ho trovato stonate in un film altrimenti senza sbavature.
Le uniche cose che mi sento di anticipare a chi non lo ha ancora visto è che, sì, ci sarà il cameo di Stan Lee (personalmente, come in “Captain Marvel”, mi ha strappato un sorriso commosso), ma non ci sarà la scena finale dopo i titoli di coda. Questa scelta sembra essere una conferma della fine di questa storia: per l’appunto, questo è endgame.
In conclusione, il film mi è piaciuto tantissimo e consiglio a tutti gli appassionati della saga di andare a vederlo… nel frattempo continuate ad evitare gli spoiler con l’agilità di uno dei supereroi Marvel.
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