Facciamo il punto sulla “questione Biancaneve”.
È da ieri sera che vedo rimbalzare sulla mia bacheca vari titoli allarmistici come “Disneyland, sotto accusa Biancaneve e i sette nani” oppure “Il bacio non consensuale del principe diventa un caso”.
Vediamo cosa è successo.La questione nasce da un articolo del San Francisco Gate (https://www.sfgate.com/…/2021-04-snow-whites-enchanted…) che recensisce l’attrazione di Disneyland ispirata alla fiaba di Biancaneve.
Questa è stata recentemente restaurata proprio con l’intento di renderla più adatta ai bambini: dal momento che si trattava di una delle giostre più vecchie del parco, aveva ancora un’impostazione che per molti era considerata non adatta ai più piccoli, fortemente incentrata sulla figura della strega e sulla sua dipartita finale.
La recensione della giostra peraltro è molto positiva, ma la giornalista si chiede se sia stata una scelta azzeccata, nel contesto di un restauro dell’attrazione per renderla più coerente con la sensibilità odierna, mettere come culmine del lieto fine e alla fine della storia il bacio tra il principe e Biancaneve addormentata, che quindi non ha voce in capitolo, e non magari un altro momento del film in cui lei appare effettivamente felice e innamorata (per esempio mi viene in mente il finale in cui Biancaneve e il principe salgono a cavallo e se ne vanno salutando tutti contenti). Tutto qui.
Apriti cielo. La notizia è stata originariamente ripresa da Fox News (canale americano molto schierato politicamente a favore della destra conservatrice) che l’ha riportata come un attacco dalla famigerata “cancel culture” nei confronti del film Disney; successivamente la stampa italiana ci si è buttata a pesce, riportando in modo bipartisan la stessa fake news.In conclusione:
– Nessuno vuole “censurare Biancaneve!!11!!”
– Non esiste nessun complotto del politicamente corretto brutto e cattivo che vuole andare a rovinarvi le storie dell’infanzia
– Comunque, se proprio vogliamo andare a guardare, le fiabe non sono un’opera fissa e immutabile. Derivano dalla tradizione orale popolare e sono sempre state pesantemente rimaneggiate per rispecchiare i valori e la sensibilità del periodo storico in cui venivano raccontati. La versione dei fratelli Grimm non aveva nessun “bacio del vero amore” per risvegliare Biancaneve, ma la protagonista si svegliava perché uno dei servitori che doveva trasportare la bara nel castello del principe che voleva rimirare la bellezza della fanciulla fino alla fine dei suoi giorni (cosa per niente inquietante…) inciampava e le faceva sbloccare il pezzo di mela che le era andato di traverso. Gli stessi film Disney, che ora vengono fatti passare come pilastri della tradizione, sono una versione molto edulcorata delle fiabe tradizionali in cui, per esempio, le sorellastre di Cenerentola si tagliavano pezzi di piedi e alla fine venivano attaccate dai colombi che, invece di aiutare Cenerentola a vestirsi o a fare le pulizie, qui andavano a strappare loro gli occhi per vendicarla. Quindi se qualcuno in futuro farà un’altra versione della fiaba in cui Biancaneve non viene svegliata dal bacio ma da qualche altro stratagemma, non avrà fatto altro che aggiungere una tacca alla lunga lista di rimaneggiamenti di una storia tradizionale.
– Ultimamente vengono diffusi moltissimi articoli, anche da testate nazionali solitamente considerate affidabili, che prendono delle osservazioni o degli eventi e le distorcono dando l’idea che ci sia una schiera di censori oscurantisti che cercano di cancellare tutto ciò che è classico o tradizionale. Quando poi si va a vedere la notizia nel concreto il più delle volte non è affatto così. Quindi quando possibile consiglio sempre di andare a reperire la fonte originale e fare un controllo prima di diffondere fake news o lasciarsi andare a una facile indignazione.
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