Recensione di “Una sete insaziabile di inchiostro” di Laura Usai

“Una sete insaziabile di inchiostro” è un romanzo per ragazzi scritto e prodotto da Laura Usai. Nato per il concorso letterario della Salani, è arrivato tra i primi venti selezionati.

Federico è un bambino che ama scrivere da sempre, sebbene i suoi genitori siano atterriti dall’idea e cerchino in ogni modo di dissuaderlo. Alla festa del suo nono compleanno, però, riceve un misterioso dono: della carta speciale e una boccetta di inchiostro che gli permette di scrivere senza problemi, con desiderio e passione.

Questo incredibile dono, però si porta, dietro sfide e segreti familiari che sconvolgeranno la sua esistenza.

È stato molto strano ritrovare la penna di Laura Usai in un testo molto diverso da come ci aveva abituati; il target “per ragazzi” è un grande contenitore in cui si può trovare di tutto e che deve rispettare certi criteri… e ancora una volta non sono rimasta delusa.

Il romanzo è permeato di quello che è un vero e proprio amore per la scrittura e un manifesto di ciò che scrivere significa per molte persone. Il piacere di un’idea prendere forma e delle avventure che diventano vive sulla carta, ma anche la paura del giudizio degli altri, la difficoltà di trasmettere l’amore dell’autore ai lettori: tutto questo viene descritto con una certa lucidità dal protagonista bambino, un cuore abbastanza puro da presentare tali elementi senza i rimpianti di una vita, ma allo stesso tempo con molta empatia.

Il romanzo tratteggia bene molte personalità, senza mai cadere nelle macchiette o negli stereotipi; nulla è bianco o nero, ma comunque la bussola morale resta sempre ben puntata a Nord grazie al punto di vista narrante di un bambino.

Lo stile è rapido e la lunghezza è perfetta per un pomeriggio di piacere; il romanzo appare fresco e godibile.

In conclusione, un nuovo bel libro di Laura Usai, da aggiungere ai suoi altri fantastici romanzi. Da non perdere!

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