“Kebabbari vs Alieni” è un romanzo comico di fantascienza, scritto e prodotto da Michele Borgogni. Dello stesso autore avevo già letto con piacere “Game, Set, T-Rex”, anche questo comico-fantastico.
Alvaro è uno “studente” (il suo libretto universitario è intonso) che va a lavorare dal kebabbaro Ahmed per potersi mantenere dopo che i genitori hanno chiuso i rubinetti del mantenimento (Sì, “Alvaro il kebabbaro”); si lava poco, è un po’ un disperato, ma una mattina conosce Mary, accampata sul suo divano, e le cose cambiano rapidamente. Lei è una ragazza bellissima, apparentemente troppo per lui, ma hanno molte cose in comune, a cominciare dalla passione dei kebab; peccato che la ragazza abbia un oscuro segreto. In tutto questo, un’astronave aliena fa capolino nella storia.
Il romanzo è giocato sul parodiare gli elementi tipici della fantascienza, senza però essere mai volgare o uno scimmiottamento dei classici. Tutto è giocato sul riprendere gli elementi tipici dei colossal della lotta contro gli alieni e adattarli a una storia più italiana, ma anche più”umile”. Se nei film del filone la squadra di eroi che si crea ha un marine, uno scienziato, una spia e simili, qui il gruppo umano è formato da un kebabbaro, un apprendista kebabbaro, una esperta del centro massaggi cinese e un musicista eccentrico. Niente automobili sportive per il nostro gruppo, ma solo una Panda 4×4 (vabbè, cosa c’è di più epico?).
Lo stile è molto immediato e senza fronzoli, con battute giocate sulla ragionevolezza delle osservazioni dei personaggi e sul contrasto tra il parlato e quello che pensa Alvaro: secondo me, il mix funziona molto bene e ho finito il libro con un sorriso soddisfatto. Le citazioni sono tantissime, alcune trash e memorabili al tempo stesso (Www.Mipiacitu… che bel momento!), ma fa parte del fascino del romanzo.
Che dire, un romanzo che consiglio agli amanti del genere e ringrazio le molte persone che me lo hanno consigliato. Penso potrà appassionare tutti i fan delle parodie fantascientifiche e ai cultori del kebab, perché questo è un omaggio pieno di amore a questo cibo.

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