“Alieni a Crema” è un libro del 2018 scritto da Lorenzo Sartori ed edito da Plesio editore.
Avevo avuto modo di conoscere il libro allo stand del “Salone del Libro” di Torino, ma avevo esitato a comprarlo fino ad una serata autore sul gruppo ufficiale di Plesio: la presentazione di un’ambientazione di fantascienza così insolita mi ha affascinato e ho aggiunto il libro nella wishlist.
Il romanzo si legge tutto d’un fiato, anzi si divora praticamente: consiglio di non iniziare a leggerlo prima di andare a dormire, come ho fatto io, altrimenti ci si ritroverà a volerlo finire a tutti i costi, facendo notte.
“Alieni a Crema” narra le vicende di una torrida estate a Crema, per l’appunto, città scelta inaspettatamente per ospitare l’arrivo degli alieni sulla Terra: questi extraterrestri soggiorneranno nella cittadina, isolati dal resto del mondo, per dieci giorni, ospiti dalle famiglie cremasche. La premessa appare alquanto singolare e la cosa che colpisce maggiormente del libro è che tutto viene perfettamente e magistralmente giustificato: i personaggi sono così veri che spesso e volentieri mi hanno strappato un sorriso. Ginevra, la protagonista timida e imbranata, Giulio, il nerd complottista “bamboccione”, ma soprattutto i politici, che sono descritti in un paio di scene semplicemente sublimi. Il prologo con il sindaco di Crema è un vero gioiellino, così come l’incontro con il premier: tutto è incredibilmente nostrano e verosimile, così come l’interesse spasmodico per le sagre di paese e per l’economia locale. Gli alieni sono un’opportunità per la città e per l’Italia, al pari delle Olimpiadi o una Expo: il modo in cui l’arrivo viene gestito dalla cittadina è così autentico da avermi fatto innamorare di quelle scene e avermi fatto scordare più di una volta di stare leggendo un libro di fantascienza.
Anche la parte fantascientifica è trattata molto bene, con una certa delicatezza: senza fare spoiler, ho apprezzato molto il tono ironico nel trattare una tematica molto forte, senza scadere nel tragico o nel catastrofico.
Il romanzo mi è piaciuto veramente molto: il ritmo è incalzante, lo stile è fluido, senza fronzoli ma ironico, la vicenda divertente ma carica di messaggi. Nonostante sia un libro di fantascienza, credo possa essere apprezzato anche a chi non è amante del genere. Assolutamente consigliato.
Rispondi