Recensione di “Seadevil” di J.P. Khalee

“Seadevil” è un romanzo distopico Young Adult del 2019, scritto da JP Khalee​ ed edito dalla “IDEA Immagina Di Essere Altro”​. Continua infatti la nostra serie di recensioni legate agli acquisti fatti al Salone del Libro di Torino: con questo, ho avuto il piacere di conoscere anche l’autore allo stand della CE IDEA.

Si tratta di un libro dall’ambientazione molto particolare e, secondo me, molto riuscita: “Seadevil” è infatti ambientato nel 2260, in un futuro in cui i mari sono diventati un pericolo costante per la popolazione, poiché le acque sono velenose e i maremoti frequenti e terrificanti. In questo scenario apocalittico, i governi avviano un progetto chiamato “Nuova Pangea”, che obbliga la popolazione a trasferirsi nell’entroterra più sicuro e abbandonare le città costiere rimaste. Clay e sua sorella Beth abitano con la loro famiglia in una di queste cittadine rimaste, Stoneseed: mentre il ragazzo non vuole saperne di abbandonare il mare, Beth ha un carattere più aperto e si è abituata a viaggiare anche nell’interno. Uno dei giorni in cui lei è a casa, però, un maremoto improvviso e sospetto inghiotte loro padre; l’allerta che ne segue obbliga la popolazione di Stoneseed ad evacuare la città e pone Clay, Beth e i loro amici Joe e Eve di fronte ad un grande dilemma: andare via con gli altri nella “Nuova Pangea” o andare alla ricerca di risposte su questa situazione?

La prima parte del libro è, secondo me, quella meglio riuscita: i personaggi hanno approcci diversi sul mondo che li circonda e tutti portano argomentazioni ragionevoli e realistiche alle loro decisioni. In particolare, Clay rappresenta quello più restio ai cambiamenti e più critico verso il governo. Nonostante abbia sempre vissuto in un contesto in cui la propaganda governativa è martellante e timorosa verso i mari, lui è testardo e crede che sia tutta una montatura, innamorato delle acque che gli hanno insegnato ad odiare. Beth, invece, ha una mentalità meno rigida e più curiosa, quindi anche felice di vivere nell’entroterra e pronta a realizzarsi in ogni situazione. Il romanzo infatti sembra aprirsi proprio sulla scelta “Nuova Pangea” versus “Coste”: non che nell’entroterra la vita sembri tutta rose e fiori, visto che la popolazione che lavora lì, ci viene raccontanto, viene divisa tra “chi ha passato il test”, e dunque è meritevole per trovare un lavoro dignitoso e costruirsi una carriera, e “chi invece lo ha fallito”, e che quindi è destinato a essere sfruttato dal governo per sopravvivere.

Mi è dispiaciuto non vedere in questo libro la “Nuova Pangea”, dal momento che quella storyline sembrava estremamente interessante e promettente, ma confido che sarà maggiormente approfondita nei volumi successivi: infatti, il finale è volutamente aperto e presuppone almeno un seguito.

Nella seconda parte vediamo i vari personaggi confrontarsi con un’organizzazione militare che esplora il mare; per la verità, trattandosi di un primo libro, non vediamo molto della esplorazione degli abissi, visto che i protagonisti sono ancora in una fase di addestramento.

Il romanzo scorre bene, ha un buon ritmo, praticamente nessun tempo morto e una trama abbastanza avvincente. Ho trovato la prima parte strepitosa, sia come presentazione dell’ambientazione sia come ritmo, mentre la seconda parte, introducendo molti personaggi e tematiche che saranno approfondite (immagino) nei seguiti, è un po’ meno incalzante. Ho trovato che quasi tutti i personaggi fossero approfonditi bene, con una psicologia definita e un carattere che li distingueva nettamente gli uni dagli altri, così che, anche se erano molti, non vi era mai il rischio di confonderli.

Devo però confessare che ho avuto qualche problema con il protagonista, Clay: nonostante sia costantemente sgarbato con tutti, privo di acume e di empatia, impulsivo, incapace di seguire un ordine e bravo solo a criticare i suoi compagni ogni volta che hanno un dubbio o esprimono una considerazione, tutti lo elogiano e lo seguono, affermando che sarà un grande comandante. In aggiunta, pare anche avere successo con le ragazze per questo, elemento che, come lettrice, ho trovato impossibile da comprendere.

In conclusione, un distopico insolito che consiglio a tutti gli amanti del genere e a tutti i lettori di romanzi Young Adult: l’ambientazione insolita e ben riuscita, nonché il ritmo incalzante della narrazione, lo rendono una lettura veloce e avvincente.

 

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