Recensione di “Fantasy Tales Under Legend” di Silvia Robutti

“Fantasy Tales Under Legend” è una raccolta di quattro racconti lunghi del 2014, scritti da Silvia Robutti ed editi da Delos Digital: le parti sono nell’ordine “Aaron il Grande”, “La Vergine Veggente”, “Burla Nanica L’intrepida” e “La Bella Addormentata”. Seppur acquistabili come libri unici e autonomi, io consiglio di leggerli tutti uno dietro l’altro, in modo da assaporare meglio il filo conduttore.

Si tratta di racconti lunghi del genere fantasy classico, quindi con magie, labirinti, draghi e nani, il tutto però narrato da personaggi moderni e ironici, a tutto tondo e pieni di problemi. Il titolo “Under Legend” sta proprio a indicare questo, i protagonisti a loro modo diventano delle leggende del loro mondo fantastico, ma quando narrano le proprie vicende scopriamo che non sono eroi nel senso classico del termine.

Il primo racconto è forse quello che sovverte di più gli stereotipi: ci presenta Aaron, uomo deciso a diventare un eroe acclamato dalle folle con l’obiettivo di superare un difficilissimo labirinto, una prova che per anni nessuno è mai riuscito a vincere. Prima di partire dice addio alla prostituta, Kenay, con cui è solito intrattenersi e alla promessa sposa, Ember, promettendo loro che tornerà da vincitore. A questo punto, però, la narrazione cambia punto di vista e diventa quello di Kenay, la prostituta che si è innamorata di lui, che decide di chiedere l’aiuto di Ember, sua eterna rivale, per salvare la vita di Aaron, altrimenti destinato a morte certa.

Nel secondo, vediamo la vita di Tibìa, veggente famosa per la sua bellezza e per il suo dono, nota a tutti per aver soggiogato un re e salvato così la sua gente dalla guerra. Tuttavia, il personaggio narrante, Tibìa stessa, racconta che la divinazione non è un lavoro istintivo e solenne come lo si dipinge.

Nel terzo, ci viene presentata un’eroina del popolo dei Nani, anche lei diventata leggenda nel suo mondo, questa volta per aver annientato un tremendo drago. Anche Burla però illustra al lettore uno scenario diverso, ben lontano dalle leggende dei grandi guerrieri.

Infine, nel quarto, quello che mi è piaciuto di più, i personaggi dei precedenti racconti vengono convocati tutti insieme per un delicato compito: una profezia li segnala come gli unici in grado di vincere un pericolo mortale e, in particolare, di fare risvegliare una sventurata addormentata con un maleficio, Lady Rachel. Tutti, però, a loro modo, si sentono degli impostori verso quella profezia.

Il ritmo dei racconti è altissimo, serrato, inoltre lo stile asciutto e ironico rendono la lettura piacevole e veloce. Ammetto di averli letti tutti in poche ore, acquistandone uno dietro l’altro senza potermi fermare; ammetto, inoltre, che avrei preferito avere la possibilità di acquistarli tutti in un’unica volta.

Menzione speciale va all’ultimo testo: dopo tre racconti e mezzo davvero divertenti e leggeri, il finale è da brivido, meraviglioso e davvero intenso. Mi ha fatto scappare una parolaccia ad alta voce nel constatare quanto fosse brava l’autrice e quanto mi avesse conquistata con i suoi personaggi.

In conclusione, lo consiglio… più o meno a tutti gli amanti del fantasy. Sebbene si tratti di quattro racconti lunghi, essi possono essere tranquillamente letti come un romanzo completo: non perdeteveli!

 

Under legend

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