“Il suono del lago” è il romanzo d’esordio di Corrado Tregambe, pubblicato dalla Edikit.
Si tratta di un fantasy con tinte oniriche, ambientato in una sorta di mondo parallelo a cui i protagonisiti, il solitario Luce e il “pazzo” Sisifo, accedono dal lago in cui abitano.
Sisifo è un uomo con disturbi mentali che cerca di legare con Luce (Lucrezio), che da anni vive vicino a lui ma isolato dal resto del mondo, in una disperazione che sembra irrisolvibile. Le cose prendono una piega inaspettata quando Sisifo convince l’amico ad andare per il lago poiché non sente più il suono delle poiane. Preoccupati inizialmente che siano state vittime di bracconieri, i due si mettono in viaggio fino a giungere in un mondo onirico/spirituale che li porta in un’avventura psicologica e fantastica.
Il romanzo è focalizzato su due figure “spezzate”, in un modo o nell’altro. Da un lato troviamo Sisifo, con problemi mentali, additato da tutti come pazzo, succube di una moglie che lo odia per la sua malattia e la conseguente perdita di soldi; dall’altra Luce, reduce da una tragedia che lo ha privato della voglia di vivere e che lo costringe a patire la solitudine. La ricerca di creature in difficoltà è solo un pretesto per scavare nel loro intimo e recuperare un po’ di loro stessi.
Interessante notare come la figura del pazzo è quella che sa adattarsi più facilmente al mondo fantastico, quasi come se i suoi disturbi non fossero stati alto che finestre su quell’universo onirico che i due esplorano.
La ricerca delle poiane, del suono del lago, li porta in un mondo fantasy ricco: dame sagge, spiriti, demoni, creature che tutti abbiamo sognato almeno una volta di cavalcare nelle lande misteriose, ma più di tutto si troveranno a combattere con un nemico molto più temibile della morte, cioè il rimpianto.
Un romanzo introspettivo molto interessante: consigliato agli amanti del genere.
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