Quando ci iscriviamo ad un gruppo che parla di libri, lo facciamo armati dei migliori propositi ma spesso ci sentiamo frustrati o delusi. Vediamo i principali problemi (e 5 possibili soluzioni).
1) Nei gruppi ci sono tante regole e sembra sempre di sbagliare.
È vero, nei gruppi di scrittori/lettori ci sono tantissime regole e spesso sembra che non si possa fare/dire nulla, ma questo è fatto perché tantissimi utenti postano a caso, spammano o rendono il clima difficile, ecco il perché delle regole.
Consiglio: prova a interagire nei post di altri all’inizio, in modo da prendere confidenza e capire lo spirito del gruppo. Può anche succedere che tu capisca che il sistema ti piace o, al contrario, non fa per te.
2) Tutti litigano e alla fine passi il pomeriggio a rispondere a qualche troll.
Ci siamo passati tutti e in effetti i flame attirano più commenti e interazioni. Sebbene spesso noi interveniamo (e ce ne pentiamo), ti diamo un suggerimento: screenshotta e commenta prima con un amico in privato. 99 volte su 100 aver espresso il tuo dissenso con qualcuno ti farà calmare prima di litigare e ti salverà il pomeriggio.
3) Nei post è vietato spammare, ma alla fine c’è chi ci riesce sempre.
È frustrante, specie se sei uno che segue strettamente le regole, vedere che per alcuni queste non valgono. “È interessante questa domanda sul punto di vista, nel mio romanzo Io spammone ho scelto di usare…”
I casi sono due: o lo ignori o imiti la sua strategia, purtroppo non potrai fare altro.
4) Finché non ti conosce nessuno le tue opinioni sono irrilevanti
…dopo un po’ che sei nell’ambiente di colpo inizi a essere trattato bene nelle discussioni. Questo non dovrebbe capitare, perché dovrebbe essere l’opinione a parlare per te e non la tua “fama” (si fa per dire!), ma in pratica è piuttosto comune. Purtroppo anche nei social è importante avere il giro di amyketti.
Puoi interagire spesso, in modo da farti la fama di ottimo utente, oppure fregartene: in fondo c’è anche chi adora le figure controverse.
5) Tutti gli scrittori parlano del proprio libro e nessuno parla di ciò che legge.
Questo è dovuto a mille fattori, ma il principale è sicuramente che in Italia si legge poco e sì, questo riguarda anche gli scrittori.
Puoi accettarlo e agire di conseguenza, o tentare di parlare dei libri che ti sono piaciuti, facendo capire agli altri che si può amare leggere e scrivere contemporaneamente anche altri autori emergenti italiani. Spoiler: probabilmente ti sembrerà una battaglia persa, ma tentar non nuoce.
Foto: Robin Higgins Pixabay
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