“Case Study One” è un romanzo breve di Linda Talato, edito da Delos Digital nella collana Delos Crime.
Ci troviamo nel Sud Europa nell’anno 2263, nella stessa ambientazione del precedente lavoro dell’autrice, ovvero “Perpetual Life One”.
Un giornalista, che risponde all’infelice nome di Arrigo Pisellini, si aggiudica un’intervista con Dangerous Smith, un uomo accusato di aver manipolato i suoi dipendenti fino a portarli all’omicidio/suicidio.
Parallelamente, Arrigo riceve un registratore con la testimonianza di Vittoria Fortunato, una delle vittime dell’ufficio di Smith, in cui la ragazza racconta la manipolazione e il mobbing subite da lei e i suoi colleghi da parte di Smith, illustrando il suo modus operandi; Arrigo prosegue tuttavia con l’intervista, trovandosi suo malgrado affascinato dall’accusato.
Nonostante sia ambientato in un universo distopico e vagamente futuristico, il romanzo si concentra su una vicenda slegata dall’innovazione tecnologica, ovvero il mobbing da parte dei superiori in ambito lavorativo.
Smith incarna la “banalità del male” di Arendtiana memoria (che infatti viene citata nel testo): è un personaggio meschino che riesce ad esercitare potere soltanto sulle persone affette da qualche profonda insicurezza, alternando validazione a pubbliche umiliazioni. Nonostante il suo intento riesca quasi sempre, ci viene anche presentato il personaggio di Natasha, l’unica che sembra in grado di vedere attraverso le tattiche di Smith, avvantaggiata dal fatto che, al contrario dei suoi colleghi, sa di potersi allontanare dall’ambiente lavorativo così tossico in qualsiasi momento.
Il problema è che fino all’ultimo non tutti i personaggi sono consapevoli di quanto le loro insicurezze li influenzino.
Il romanzo è scritto con uno stile molto asciutto, la vicenda prosegue rapidamente, l’azione viene quasi sempre raccontata a posteriori più che mostrata direttamente. I personaggi si muovono in un mondo squallido, segnato da povertà e incertezza sul futuro, le loro sorti legate alla possibilità di essere inseriti in un’azienda quanto basta per avere poi accesso a un sussidio. Grazie anche alla sua brevità, la storia si legge facilmente in poche ore.
Nonostante l’ambientazione di stampo fantascientifico, il romanzo si inserisce nella tradizione dei thriller all’italiana, più incentrati sul mostrare come le vicende abbiano impatto sulla psiche dei personaggi che sulla risoluzione del delitto; consiglio dunque la lettura agli amanti del genere crime psicologico.

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