Recensione di “Millennials” di Fabio Cicolani

“Millennials” è un romanzo Young Adult del 2017 scritto da Fabio Cicolani ed edito da La Corte Editore.

Erano un po’ di mesi che lo avevo addocchiato così, quando c’è stata l’offerta “Editore del Mese” con un libro al giorno a 0,99€, non ho potuto resistere. E ho fatto bene.

Il romanzo è ambientato a Bologna, dove Jen (Jennifer), figlia di una mamma anaffettiva e un po’ nel suo mondo, cerca di districarsi con una vita complicata e un segreto molto impegnativo: i super poteri. Jen, infatti, ha la capacità di creare scariche elettriche e di utilizzarle, cosa che prova maldestramente a fare scassinando gioiellerie per aiutare la mamma e i suoi problemi economici. Jen, però, non è l’unica ad avere questi poteri; dopo poco, facciamo la conoscenza di Bit (Bennet), anche lui con capacità eccezzionali e interessato a trovare Jen. Questi ragazzi con i superpoteri, i Millennials, sono frutto di un esperimento genetico per generare bambini senza malattie, ma che, misteriosamente, col Millenium Bug, ha creato ragazzi con capacità straordinarie.

La trama è solo in apparenza il classico YA con ragazzini dai superpoteri che usano le loro abilità per cambiare il mondo: il romanzo ha tinte dark profonde, soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi e nel loro rapportarsi con le proprie abilità. Questo aspetto mi ha ricordato un po’ Heroes, dove i poteri sono insieme un dono, insieme una maledizione, e il semplice fatto di utilizzarli con leggerezza può portare a conseguenze terribili. Ho apprezzato molto l’approfondimento dato a questo aspetto: spesso nei film vediamo i poteri utilizzati nella vita di tutti i giorni con spontaneità e divertimento, le classiche scene che strappano una risata; qui invece le conseguenze sono analizzate nel dettaglio, così come l’impatto del loro utilizzo sulla vita di chi entra in contatto con loro. I poteri non sono belli, non sono carini e non sono simpatici. Sono il vero male del libro, quasi un antagonista silente che è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Ho trovato questa parte trattata con grande maturità ed empatia e forse è l’aspetto che mi è piaciuto di più.

Un altro particolare interessante è l’antagonista: sebbene sia un po’ cartoonishly evil per buona parte del romanzo, nel finale regala quello che per me è un sgnor colpo di scena. Purtroppo non posso dire altro per non fare spoiler, ma davvero merita. In generale, ho trovato i personaggi adulti descritti abilmente e mi sono piaicuti di più dei protagonisti adolescenti.

Vi è inoltre una lunga parte che descrive i viaggi nel tempo: personalmente a me piace sempre come espediente narrativo, ma a volte sono un po’ impegnativi e affaticano la lettura. Detto questo, il libro mantiene sempre un bel ritmo e lo stile asciutto e immediato compensa questo aspetto.

Il finale mi ha lasciato interdetta, lo ammetto: quasi avrei preferito che non ci fosse quel capitolo conclusivo, ma lascia la porta aperta ad un seguito che non vedo l’ora di leggere, quindi direi che va più che bene.

In conclusione, consiglio il romanzo agli appassionati di fantascienza e delle ambientazioni urbane nostrane e, soprattutto, a chi vuole leggere un YA fuori dagli schemi. Assolutamente un libro consigliato.

 

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