5 libri o film fantastici (+2) per il Disability Pride Month

A giugno sono state organizzate diverse iniziative per quello che negli USA (ma si sta diffondendo anche nel resto del mondo) è il Pride Month, un mese dedicato all’orgoglio LGBTQ+.

Meno conosciuto è il fatto che luglio è il Disability Pride Month, cioè il mese dedicato a onorare le persone con disabilità e le sfide che affrontano.

Per questa occasione vi consigliamo 5 opere fantastiche (libri o film) in cui è presente un personaggio con disabilità.

  1. “Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R.R. Martin

Uno dei personaggi più iconici de “Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco” è Tyrion Lannister, fratello minore del clan dei perfidi Lannister, discriminato perché affetto da nanismo. Il personaggio di Tyrion è stato lodato perché, a differenza di quanto spesso accade nei fantasy, ha rappresentato una persona affetta da nanismo non come parte di una specie magica o come una parentesi comica, ma come un personaggio intenso e complesso, la cui psicologia è fortemente influenzata dalle discriminazioni subite.
Nell’adattamento televisivo “Il Trono di Spade” è interpretato dal bravissimo Peter Dinklage, che per il ruolo ha ottenuto molti riconoscimenti tra cui quattro Emmy Award e un Golden Globe.

  1. “Dragon Trainer”

Nella saga della Dreamworks, entrambi i protagonisti subiscono un’amputazione: il drago Sdentato ha perso parte della coda in un incidente e può volare soltanto con l’aiuto di un congegno costruito da Hiccup. Lo stesso Hiccup, nello scontro finale al termine della prima pellicola, viene ferito al piede che gli viene amputato; anche lui da quel momento camminerà con una protesi.

Sia Sdentato che Hiccup sono protagonisti dei sequel in cui la storia non è incentrata sulla loro disabilità, ma questa è soltanto un elemento che contribuisce a definire i personaggi: per esempio, nel secondo film vediamo che Hiccup è diventato un inventore che risolve i problemi degli abitanti del villaggio grazie ai suoi ingegnosi congegni. Del resto, molti altri Vichinghi del suo villaggio hanno qualche arto mancante, ma questo non è mai trattato come un limite o un’occasione per sbeffeggiarli.

  1. “A Curse so Dark and Lonely” di Brigid Kemmerer

In questo retelling fantasy de “La Bella e la Bestia”, purtroppo non ancora edito in italiano, la protagonista Harper è affetta da paralisi cerebrale che la fa zoppicare da una gamba. Questa caratteristica non viene convenientemente eliminata dopo qualche capitolo ma che continua a fare parte del suo personaggio senza per questo definirlo: la vediamo quindi avere qualche difficoltà motoria e di equilibrio per tutto il romanzo, ma la sua storia non è incentrata su questo aspetto.

  1. “Il dominio del sangue” di Giordano Drago

In questo romanzo italiano, l’autore riesce a rendere la disabilità solo un aspetto della vita, non ne fa macchiette né emblemi di purezza (troviamo personaggi positivi e non) e riesce a fare in modo che i personaggi siano altro oltre i loro problemi e condizioni; il tutto appare ancora meglio riuscito in un mondo simil medioevale caratterizzato da un certo abilismo.

5. “Sei di corvi” di Leigh Bardugo

In questo appassionante romanzo (anzi, in tutta la dilogia, che si completa con “Il regno corrotto”), il protagonista Kaz, nonostante la sua brillante astuzia, è fragile dal punto di vista umano, con la fobia del contatto fisico con le altre persone. Una disabilità mentale che gli causa molti problemi e che non viene banalizzata né sottovalutata.

Kavi inoltre usa un bastone per una frattura mal guarita fattasi all’età di quattordici anni.

Segnaliamo inoltre che il tema è presente anche nei nostri romanzi, in particolare:

  • “La Piaga del Drago” di Anna Mantovani

Un personaggio della serie ambientata in un futuro distopico, il leader dei ribelli Cain il cui rapporto con la protagonista Sophie, senza fare spoiler, è una parte molto importante della trama, ha difficoltà di deambulazione e deve utilizzare le stampelle per camminare.

  • “Il Fulcro dell’Universo” di Maria Carla Mantovani

In questo romanzo di fantascienza, la protagonista deve presto fare i conti con delle severe amputazioni che compromettono la sua autosufficienza; il tema dell’integrazione della tecnologia per far fronte a malattie e disabilità è centrale nella storia.

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