
“Encanto” è un film di animazione della Disney uscito a Novembre 2021 ed è il 60esimo “classico Disney” ad essere distribuito nelle sale.
Mirabel fa parte della magica famiglia Madrigal, in cui ognuno ha un “talento” speciale (la super forza, poter cambiare il proprio aspetto, o influenzare il meteo- praticamente come gli X-Men) e che proteggono il villaggio nascosto di Encanto, creatosi grazie ad un miracolo che ha permesso alla Abuela di sfuggire a una guerra. I Madrigal vivono in una casa magica dove ogni “super familiare” ha una stanza speciale creata per poter esprimere il proprio talento.
Mirabel tuttavia è l’unico membro della famiglia a non possedere alcun super potere, e fatica a trovare il proprio ruolo all’interno della famiglia e del villaggio.
Ma quando scopre che lo zio Bruno, che può prevedere il futuro e si è estraniato dalla famiglia anni prima, ha avuto una visione che vedeva la casa magica riempirsi di crepe, il miracolo della magia finire e Mirabel stessa al centro di questi eventi, si mette alla ricerca di una spiegazione e di un modo per salvare il miracolo.
Il film è ambientato tra le montagne della Colombia e le sue canzoni sono scritte da Lin Manuel Miranda (già autore del musical “Hamilton” e delle canzoni di “Oceania”): la musica come in tutti i film Disney ha un ruolo molto importante nel film e in questo caso è un piccolo capolavoro, anche se purtroppo il passaggio tra la colonna sonora, spesso in spagnolo, e le canzoni dei personaggi ridoppiate in italiano con una voce evidentemente diversa risulta un po’ poco riuscita.
L’animazione è davvero bellissima, ricca di colori e particolari, con una resa davvero magica del villaggio di Encanto, tra pittoresche case, abiti, decorazioni e fiori.
La storia è divertente ma non manca un po’ di commozione (leggi: ho pianto al cinema come una fontana), specialmente nel finale.
“Encanto”, come già “Oceania”, non ha un antagonista nel senso stretto della parola, ma le sfide che i personaggi devono affrontare sono soprattutto di carattere relazionale: al centro della storia c’è infatti il rapporto tra i familiari e la pressione di dover essere all’altezza dei doni che sono stati ricevuti.
Nonostante la quantità di personaggi ognuno di loro è ben definito e suscita empatia: mi sono piaciuti in modo particolare il visionario zio Bruno e la sorella forzuta Luisa.
Lo consiglio a tutti i fan dei classici Disney e dei musical.
PS: sempre in tema di commozione, attenzione al cortometraggio sui procioni che viene trasmesso prima del film. È una cosa strappalacrime sul rapporto tra genitori severi e figli, e mi ha fatto passare la prima metà del film col magone. Io vi ho avvertiti eh!

Encanto is a Disney animated film released in November 2021 and is the 60th “Disney classic” to be released in theaters.
Mirabel is part of the magical Madrigal family, in which everyone has a special “talent” (super strength, being able to change their appearance, or influence the weather – pretty much like the X-Men) and that protects the hidden village of Encanto, created thanks to a miracle that allowed Abuela to escape a war. The Madrigals live in a magical house where each ‘super-family member’ has a special room created for them to express their talents.
Mirabel, however, is the only member of the family who does not possess any super powers, and she struggles to find her role within the family and the village.
But when she discovers that Uncle Bruno, who can predict the future and was estranged from the family years before, has had a vision that saw the magical house filling with cracks, the miracle of magic ending and Mirabel herself at the centre of these events, she sets out to find an explanation and a way to save the miracle.
The movie is set in the mountains of Colombia and its songs are written by Lin Manuel Miranda (already author of the musical “Hamilton” and of the songs of “Oceania”): the music as in all the Disney movies has a very important role in the movie and in this case it is a little masterpiece.
The animation is really beautiful, rich in colours and details, with a really magic rendering of the Encanto village, among picturesque houses, clothes, decorations and flowers.
The story is funny but there is also some emotion (read: I cried at the cinema like a fountain), especially in the final.
“Encanto”, like “Oceania”, doesn’t have an antagonist in the strict sense of the word, but the challenges the characters face are mainly relational: at the heart of the story is the relationship between family members and the pressure of having to live up to the gifts that have been received.
Despite the large number of characters, each of them is well defined and elicits empathy: I particularly liked the visionary Uncle Bruno and the super strong sister Luisa.
I recommend it to all fans of Disney classics and musicals.
PS: still about emotional moments, watch out for the short film about raccoons that plays before the film. It’s a tear-jerk tale about the relationship between strict parents and their children, and made me spend the first half of the film with a lump in my throat. I warned you!
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