“Festa di primavera” è un’antologia di racconti scifi della scrittrice cinese Xia Jia e pubblicata in Italia da Future Fiction.
I racconti presenti sono cinque, più qualche considerazione sulla fantascienza cinese
- L’estate di Tongtong
- Anna
- Paradiso
- Stanotte sfilano cento fantasmi
- Festa di primavera
I racconti hanno in comune l’utilizzo della tecnologia in chiave fantascientifica, ma, a differenza di altri tipi di scifi, si concentrano poco sulla spettacolarizzazione quanto sul loro inserimento nella quotidiniatà. L’autrice presenta una tecnologia innovativa che è già inserita nella società e i personaggi sono abituati o si abituano rapidamente. Per esempio, ne “L’estate di Tongtong” viene immaginato un tipo di androide creato per assistere gli anziani; sicuramente quello che ho trovato più suggestivo (e a tratti inquietante) è stato “Festa di primavera” in cui la tecnologia è diventata così pervasiva da pianificare il futuro dei neonati o orientare le persone verso la ricerca di un compagno, passando dalla normalizzazione dei reality show. Mi ha colpito molto il fatto che, mentre lo leggevo, non avevo la sensazione di essere davanti ad una distopia ma neanche un’utopia, era semplicemente una “nuova realtà”. Tutti i racconti hanno in comune questo aspetto, cioè di rendere l’elemento “fantastico” assolutamente plausibile, spesso spogliato di ogni giudizio.
“Anna” presenta invece una insolita storia di corteggiamento, mediata da una sorta di social network, che introduce nella coppia dei veri e propri spettatori.
In “Paradiso” ho trovato una situazione estremizzata delle città che scompaiono, questa volta la protagonista, Heidi, vive tuffandosi nella sua città natale… che è sprofondata.
“Stanotte sfilano cento fantasmi” è il racconto che inserisce qualche elemento onirico a fare da contraltare alla fantascienza; la sua storia ricorda quella di un Pinocchio al contrario.
In conclusione, si tratta di una fantascienza davvero insolita, il mio primo approccio con il scifi cinese, e sono rimasta molto soddisfatta. Consigliato a chi cerca un’antologia diversa e un differente modo di approcciarsi alla fantascienza tecnologica.
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