Recensione de “Il giudizio di Persefone” di Giulia Calligola

“Il giudizio di Persefone” è un romanzo fantasy mitologico/romance scritto e prodotto da Giulia Calligola.

La storia è un retelling del mito di Ade e Persefone, ambientato in un mondo moderno in cui gli dei di tutti i pantheon si sono rivelati all’unanimità.

Persefone è la dea della fertilità, figlia di Demetra che, essendo uno dei Cronidi (figli di Crono), è una dea importante seppur meno famosa di altri.

Gli dei vivono nel nostro mondo come guide o come vere e proprie star, ma Persefone, come dea minore, trascorre la sua esistenza fingendosi umana e studiando Giurisprudenza. È ad un incontro con gli dei che incontra Ade che tecnicamente è suo zio, sebbene i legami di parentela non rivestano grande importanza per creature immortali di migliaia di anni; dopo aver criticato il metodo di giudizio degli Inferi, Persefone, che è abituata ad una giurisprudenza più moderna di quella mitologica, conosce meglio Ade e tra i due scatta la scintilla. Demetra, che normalmente è sempre positiva verso la figlia, a sorpresa si scontra contro la loro amicizia.

Ade, incapace di comprendere l’interesse per Persefone verso il mondo umano, l’attrae nel oltretomba con la promessa di uno stage per comprendere i giudizi dati alle anime.

Il romanzo è il primo di una trilogia ed è incentrato sulla figura della dea minore Persefone e della sua storia d’amore con Ade. 

Il rapporto tra gli dei dell’Olimpo e tra gli dei di altre religioni è decisamente peculiare e interessante: il mondo presentato è una sorta di pantheon misto riadattato alla modernità. Gli dei sono famosi, hanno i giornalisti che li seguono, usano i social e appaiono negli eventi e in televisione. Sono praticamente degli influencer “religiosi”, anche se l’aspetto spirituale è di scarsa importanza nella narrazione degli dei greci.

Mi ha fatto anche sorridere che persino una dea immortale, chiamata “Divina”, comunque debba avere come proposta lavorativa uno stage: oh, la precarietà moderna ha colpito pure gli dei, almeno nella fase di gavetta.

La storia è molto carina e i flashback e gli approfondimenti della vita delle divinità sono interessanti; per i miei gusti, la storia d’amore occupa troppo spazio, ma sicuramente sarà apprezzata dai fan dei romance.

In conclusione, un romanzo self di qualità che conquisterà gli amanti delle storie d’amore e dei miti greci.

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