5 trasposizioni cinematografiche che non ci sono piaciute

Alle volte i personaggi dei libri sono memorabili per la loro profondità e complessità, ma non sempre le trasposizioni cinematografiche rendono loro giustizia.

Alle volte è l’interprete che proprio non ha capito il personaggio, ma più spesso è la sceneggiatura fatta coi piedi che penalizza anche gli attori più bravi.

Ecco i casi che più ci hanno deluso.

1. Hermione di Emma Watson (Harry Potter)

Attrice apprezzata da tanti, ma sicuramente non da noi.

Ha preso un personaggio amato e l’ha trasformato in uno completamente diverso, fagocitando il ruolo di Ron per l’immagine girl power che andava di moda all’epoca. Dell’Hermione del libro è rimasto poco o niente

2. Piton di Alan Rickman (Harry Potter)

Un altro da HP e, ci rendiamo conto, molto controverso. Diciamo subito che il Piton di Alan Rickman è affascinante, misterioso e figo, e, con la sceneggiatura che gli hanno dato dal terzo in avanti, lui è stato meraviglioso. Il problema è che Piton nel libro sapeva essere un bullo sgradevole e talvolta un po’ sfigato (lo abbiamo amato per questo), non un figo pazzesco che ha fatto battere il cuore di tutte le adulte in sala (e non solo). Si è decisamente perso qualcosa della complessità del suo personaggio.

3. Tyrion di Peter Dinklage (Game of Thrones)

Stesso discorso di Piton, attore troppo affascinante e figo per la parte, sceneggiatura che ha eliminato ogni punto controverso della sua persona. A questo si aggiunge una sceneggiatura arida fatta di battute volgari fuori luogo non appena terminato il materiale di partenza di Martin. Peccato!

4. Nolan Sorrento (Ready Player One)

Qui si è verificato un po’ il fenomeno opposto. Nel libro il personaggio di Sorrento è un cattivo figo e carismatico che mette in difficioltà il protagonista perchè è un avversario simile a lui, soltanto corrotto. In più il casting ha scelto Ben Mendelsohn come interprete, che come ha dimostrato in tanti ruoli passati, sarebbe stato perfettamente in grado di renderlo un villain della madonna. Forse per ovviare a questo concentrato di fighezza che non poteva essere contrastato dai protagonisti, la sceneggiatura si impegna per renderlo incompetente e inetto, e a metterlo continuamente in situazioni ridicole.

5. Robert Langdon (Il Codice Da Vinci e serie di film di Dan Brown)

Nei libri è un tombeur de femmes anticlericale, nella trasposizione cinematografica è stato trasformato in una sorta di rassicurante vechio zio che difende la Chiesa e le istituzioni e che si limita ad avere amicizie platoniche con le coprotagoniste, probabilmente al fine di rendere i film meno scandalosi per il pubblico americano ed eliminare ogni controversia che rendeva i libri interessanti.

Foto Robin Higgins Pixabay

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