Recensione di “Tu avrai ragione o torto?” di Burt O.Z. Wilson

“Tu avrai ragione o torto?” è un racconto scritto e prodotto da Burt O.Z. Wilson.

Non fatevi ingannare dalla copertina simpatica e allegra, il racconto in questione è un horror misterioso, ricco di tensione, paura e qualche tocco granguignolesco.

L’introduzione fatta dall’autore parla del concetto di casualità, ma, a mio personale giudizio, il racconto è giocato sulla “telecamera in movimento”: mi ha ricordato quei film in cui la regia punta a cambiare velocemente il punto di vista e lo stile di narrazione, per confondere il lettore e creare in lui la tensione e lo spaesamento che provano i personaggi terrificati.

Descrivere la trama sarebbe spoiler: una bambina, un gatto, una mamma apparentemente tranquilla e poi di colpo terrorizzata; una famiglia che da felice passa in un attimo a distrutta, con un investigatore assegnato a un caso tremendo di omicidio. Che cosa è accaduto?

L’allerta per l’età è azzeccata (indicato dai 16 anni in su), perché il racconto tratta temi sensibili e delicati, i personaggi si ritrovano coinvolti in pensieri e azioni a dir poco tremende e terrificanti. Il male rimane il vero grande protagonista del racconto, celato per molto, forse troppo tempo.

Il ritmo è frenetico, volutamente spaesante nella prima parte; nella seconda è il classico horror investigativo, rapido e incalzante.

L’intero testo è corredato di bellissimi disegni in stile manga: se devo essere sincera, però, mi hanno un po’ confusa, in quanto erano molto carini e solari, poco legati a una storia così dark. Il contrasto non mi ha infastidita, ma mi ha lasciata interdetta.

In conclusione, un bel racconto per chi ama l’horror puro, cattivo e disturbante, senza però cadere mai in una violenza “pornografica” e gratuita: consigliato.

Il racconto è scaricabile gratuitamente qui

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