“Un altro giro di smorfia vol 2” è il seguito dell’imponente progetto di Tania Dejoannon, quello di dedicare un racconto ad ogni numero della Smorfia napoletana.
Vi avevamo già parlato del primo volume qui
I numeri che vengono affrontati in questo secondo volume sono:
90- la Paura– genere horror
15- il Ragazzo– genere romance
23- il Terremoto– genere post-apocalittico
39- la Corda al collo– racconto brevissimo
78- la Prostituta– genere hard-boiled
27- l’Orinale– genere fantascienza
Come già accedeva nel precedente volume, il genere dei racconti è vario e spazia dall’horror al romance, passando per un po’ di sana distopia post-apocalittica, a cui aggiungiamo un noir e un scifi. Personalmente ho apprezzato ancora una volta questo carattere eclettico e ho divorato il libro in pochissimo tempo, complice una scrittura fluida e scorrevole.
Trattandosi di un’antologia, alcuni racconti mi sono piaciuti più di altri: per quanto abbia trovato “La Prostituta” un racconto più completo e strutturato (un hard-boiled in salsa noir), la sua crudezza mi ha coinvolto meno rispetto a i miei due preferiti, la Paura e l’Orinale. Il primo tratta in modo meravigliosamente ansiogeno la paura dei germi (misofobia) e credo che sia stato opportunamente inserito come apertura del libro, in quanto il suo ritmo era ottimo. Nell’Orinale l’autrice ha saputo portarci la voce terrorizzata di un orinatoio disperato: ci vuole una certa classe nel fare parteggiare i lettori per un wc parlante e io ho molto apprezzato.
In conclusione, direi che questo libro mi è piaciuto ancora di più del precedente e non vedo l’ora di leggere il terzo volume.
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