Oggi continuiamo la nostra missione di pregiudizi da sfatare.
Questa volta tocca alla fantascienza, vittima anche lei, come il fantasy, di molti preconcetti.
1) La fantascienza migliore è quella scritta tra gli anni ’60 e ’70.
Come ogni altro genere, la fantascienza è andata avanti e i libri che escono ora spesso sono più in linea con il gusto dei lettori moderni.
Se non vi piacciono i classici della fantascienza forse non è un problema di genere, semplicemente è lo stile di scrittura che ora vi risulta faticoso da leggere.
2) La fantascienza è un genere maschile.
Andate a dirlo a N.K. Jemisin, Ursula K. Le Guin o Margaret Atwood.
Senza contare che quello che solitamente viene considerato il primo libro di fantascienza, “Frankenstein”, è stato scritto da Mary Shelley.
3) La fantascienza è incentrata sulla tecnologia e non sui personaggi.
Se anche esistono libri scifi che senz’altro hanno questo problema, la maggior parte dei romanzi di fantascienza ha le stesse caratteristiche di tutti i buoni romanzi, a partire da personaggi coinvolgenti e memorabili.
4) La fantascienza è un genere di nicchia per nerd.
Il successo planetario di franchise come Star Wars, Matrix o gli Avengers prova che il pubblico apprezza space opera e storie fantascientifiche al cinema… perché dovrebbe essere diverso per i romanzi?
5) È impossibile immaginare un futuro senza discriminazioni di genere.
Se come autore hai difficoltà a immaginare un futuro in cui le donne non sono oppresse o solitamente dedite a lavoro di cura e riproduzione, forse dovresti approfondire di più il wordbuilding.
Per fortuna ci sono molte autrici che riescono benissimo a immaginare e narrare un futuro diverso; puoi iniziare con leggerle.
fonte immagine: Pixabay
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