Recensione di “Apocalypse Nerd” di Roberto Gerilli

“Apocalypse nerd” è un romanzo in quattro parti, scritto da Roberto Gerilli e pubblicato da Plesio Editore nel 2016.

La serie è stata resa disponibile gratuitamente dalla casa editrice per il periodo della quarantena da CoronaVirus, così non ho potuto esimermi dal provarla, visto che dell’autore avevo già letto “Questo non è un romanzo fantasy” con grande piacere.

Si tratta di quattro racconti lunghi (circa 50 pagine l’uno), che vanno a corrispondere a una sorta di episodi; insieme costituiscono la storia di quattro ragazzi, provenienti da quattro diversi continenti, che si ritrovano con una missione molto particolare.

La raccolta ha una storia semplice: Giulia, Ryan, Yumiko e Samuel sono dei ragazzi con dei “super-poteri”, il problema è che hanno poteri ambigui, soprattutto per quanto riguarda il loro scopo. Come dice il titolo, loro sono i quattro cavalieri dell’Apocalisse, Pestilenza, Carestia, Guerra e Morte. Noi seguiamo la protagonista, Giulia, che sarebbe la quarta, quella col potere di vita e di morte. Sebbene fin dall’inizio siano persuasi che Apocalisse sia un termine tradotto erroneamente e che possa portare ad una rivelazione positiva anziché un massacro, lentamente la visione del loro fine muta, fino a sconvolgere ancora di più le loro vite.

Il testo unisce diversi elementi molto differenti tra loro. Da una parte abbiamo l’animo più umoristico, fatto dal background “nerd” dei vari personaggi, ricco di citazioni e di battute (ho trovato meravigliosa la critica alla paura dell’infodump); troviamo anche una classica storia scifi/fantasy (il confine in questo caso appare labile) sulla scoperta dei superpoteri e un’analisi sugli obiettivi dei supereroi. Tuttavia, la parte secondo me venuta meglio è quella che affronta il concetto di etica tipico delle distopie sociali e legate al problema del sovrappopolamento: la sopravivenza dell’umanità dovrebbe essere subordinata all’idea che non tutti riescano a farcela? Alcuni dovranno morire? Verrà fatta una selezione? La preservazione della vita passa inevitabilmente dall’accettare la morte?

Personalmente ritengo che la serie sia volutamente un po’ di nicchia: i riferimenti e le citazioni sono tantissime, l’alternanza tra momenti tragici e umoristici è rapida. Non è un romanzo per tutti, ma è molto divertente e ha un ritmo avvincente, specialmente nel finale. La prima parte, per quanto apprezzata, dà un’idea diversa del testo, poiché sembra preannunciare una storia action young adult di supereroi; da parte mia, ho apprezzato il cambio di marcia.

In conclusione, una serie che consiglio a chi cerca qualcosa di diverso e in grado di stupire, ma anche agli amanti dei superpoteri e dei libri pieni di riferimenti nerd.

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