“Tokio Neural Groove” è un racconto sci-fi, scritto e prodotto da Burt O.Z. Wilson, uscito nel 2020.
Si tratta del prequel del romanzo “Meta Zero” e ha la caratteristica di essere corredato da illustrazioni simil-manga, sullo stile della cover. Anche se il racconto è disponibile in formato digitale, dalla Kindle si vedono benissimo e la definizione è molto alta e godibile.
La storia si sviluppa in una Tokio distopica e cyberpunk, in un futuro in cui il mondo e le persone sembrano essersi ritorte in loro stesse: a seguito di un attacco nucleare, la Cina è caduta, diventando un luogo inospitale e radioattivo, ma comunque colmo di segreti tecnologici ormai inesplorabili. L’elemento, però, più importante è quello della medicina, che punta alla sopravvivenza ad ogni costo, tanto da spingersi a poter trapiantare la coscienza umana in un corpo androide.
La narrazione è molto rapida ma non frettolosa, il che è sorprendente per un racconto di poco meno di cinquanta pagine, e riesce a delineare un parallelismo interessante tra lo scienziato Kyotaca, disposto a tutto pur di salvare la figlia Shoko, affetta dalla incurabile sindrome di Myers-Wood, e Gregor, che pare invece un uomo solo e disperato all’idea di morire.
L’ambientazione è fortemente ispirata ai manga/anime cyberpunk, talmente tanto che la stessa narrazione ha una connotazione cinematografica e animata, quasi come se si preparasse per essere la sceneggiatura di un film futuristico e d’azione. L’interesse per il perfezionamento del corpo, il potenziamente, l’unione tra uomo e macchina, ma anche il mondo della criminalità mi hanno ricordato molto le atmosfere di “Alita”.
In conclusione, un interessante e piacevole racconto illustrato, che ho scaricato gratuitamente e che consiglio agli amanti degli anime e del cyberpunk.
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