Recensione di “The Silent Edge- Il ranger del deserto” di Matteo Malvisi, Matteo Ivaldi, Giorgia Giacchi e Davide Bello

“The Silent Edge- Il ranger del deserto” è il primo volume dell’omonima saga scritta a otto mani da Matteo Malvisi, Matteo Ivaldi, Giorgia Giacchi e Davide Bello, pubblicato nel 2020 dalla Antonio Mandese Editore.

Ho vinto questo volume in versione ebook in un fortunato giveaway indetto da Matteo Malvisi sul gruppo Facebook “Alla scoperta di autori indipendenti“, per cui ringrazio sia lui che il gruppo.

La trama si svolge in un mondo distopico devastato da quello che inizialmente viene chiamato solo “la Guerra del Massacro”, un evento che ha distrutto la maggior parte dei regni, annientati da armate invicinibili di creature insaziabili. La capitale regia di Dawnwater era stata la prima a cadere, esplosa ventisei anni prima in un evento chiamato “La Singolarità”; dopo di essa anche il regno di Rosenia, la Marca di Belliard e l’arcipelago di Isaaku erano capitolati. Tuttavia, il misterioso esercito di creature assassine non aveva seguito i soppravvissuti a Stagshade, un desertico ambiente in cui i protagonisti si muovono e si confrontano ognuno a loro modo con il passato e, soprattutto, con il futuro.

All’inizio vediamo il  protagonista, Elias (il ranger del deserto che, appunto, dà il titolo a questo primo volume) e lo seguiamo pian pianino in una serie di guai che vanno a formare un unico grande e complesso progetto: scoprire che cosa è accaduto davvero a Dawnwater, comprendere il perché all’umanità sia stato permesso di vivere e, più di tutto, evitare che un simile attacco possa avvenire nuovamente. Lungo il percorso, si unirà a lui Gin, un misterioso e violento mercante, l’intrigante maga Maud, l’alchimista Brian e, infine, una meccanica di prim’ordine, la giovane Suennel.

Il romanzo ha caratteristiche peculiari ed eterogenee, che rendono difficile collocarlo in un solo genere: se l’ambientazione è chiaramente distopica, le protesi meccaniche aggiungono dei tocchi steampunk, mentre la magia lo rende un fantasy a pieno titolo. L’elemento che la fa da padrone, tuttavia, è il deserto, e tutto ciò che ne consegue come tipo di narrazione: infatti, il romanzo sembra seguire molti degli elementi dei western, con personaggi crudi e disposti a tutto pur di sopravvivere, solo alternati da pochi e rari elementi con nobili fini.

I personaggi sono trattati in modo molto interessante e credo che in questo si veda che gli autori sono diversi e non soltanto uno: ogni protagonista ha una sua voce, è unico e inconfondibile in ogni passaggio, soprattutto quando narra. Il narratore non è completamente soggettivo, il punto di vista è accennato ma non troppo marcato, eppure sentiamo davvero la “voce” di ogni personaggio. Personalmente ho apprezzato molto Elias, che, nonostante nasconda più misteri di tutti, permette al lettore di entrare subito in sintonia con i suoi modi garbati e, al contempo, poco ortodossi; ma, soprattutto, è il personaggio che più racchiude in sé il desiderio del lettore di scoprire la verità su quel mondo distrutto. Gin, invece, è completamente diverso: crudo, aspro, volgare e violento, ma dotato anche di un’empatia e di un attaccamento che lo rendono a tutto tondo. Maud, poi, è stata la mia preferita: a metà tra un genio, una pigrona, un’anziana svanita e una carismatica figura in grado di uscire dalla pagina in poche battute.

Una caratteristica particolare del romanzo è che tutto è molto televisivo: a tratti, mi ha ricordato l’andamento di una serie tv, sia nel grande interesse all’aspetto visivo delle scene (gli autori le costruiscono proprio come se dovessero essere riprodotte in maniera cinematografica e molte volte ho intravisto un talento da regista oltre che di scrittore), ma soprattutto nel peso di ogni personaggio nella trama. Alcuni secondari emergono e si definiscono sempre di più man mano che passa il tempo, anche se “nel pilot” non c’erano; il romanzo diventa in questo modo sempre più corale e articolato, ma dando lo stesso il tempo al lettore di abituarsi a tutti quanti.

In conclusione, un romanzo che potrà essere apprezzato dagli amanti di diversi generi, dalla distopia, al fantasy, al western e allo steampunk. Consigliato!

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