“Cavie- Identità” è un romanzo distopico scritto da Liliana Marchesi ed edito da La Corte, pubblicato nel 2020 e seguito di “Cavie”.
Avevamo già recensito il primo libro qui; potete trovare anche la nostra videorecensione qui.
La storia riprende da dove l’avevamo interrotta nel precedente volume: Cora è in fuga dai laboratori della KCALL e, distrutta dal dolore per ciò che ha patito coi folli esperimenti a cui è stata sottoposta, tenta di trovare risposte alle sue molte domande. Quando pensa di aver scoperto la sua identità, però, un uomo misterioso fa capolino nella sua vita: Roger, a capo di una squadra pronta a tutto, sostiene non solo di conoscerla, ma anche di lavorare per lei, la vera lei. Il tempo stringe e Cora deve salvare se stessa prima che sia troppo tardi.
Il secondo volume non tradisce lo spirito del primo, infatti il ritmo è altissimo, si legge veloce e tutto d’un fiato, ma soprattutto accompagniamo Cora nella sua confusione e nella ricerca della verità.
Il titolo è un punto molto importante del romanzo, tutto ruota intorno all’identità, a cosa vuol dire perderla e a quanto possa essere complicato ritrovarla. Chi siamo davvero? Le persone che ci troviamo di fronte sono davvero chi dicono di essere? In un universo di cloni, corpi controllati a distanza, ricordi che possono essere rubati, che valore ha l’identità? La trama è legata a queste domande e gli stessi capitoli e la struttura del testo cambiano per accompagnare il lettore in questa confusione e nei dubbi dei personaggi.
Cora era un personaggio pazzesco nel primo, ma qui, lo ammetto, per me è stata offuscata da un personaggio ancora più carismatico, Roger. Rispetto al Kurtis del primo, questa misteriosa figura funziona dalla prima battuta all’ultima, e, in generale, qui ci sono molti più comprimari e personaggi secondari, cosa che ho apprezzato.
Il libro ha molta azione e molto mistero, più del primo, il che di per sé appare incredibile; a mio parere, tutto funziona meglio e si incastra alla perfezione, dandomi ancora quella sensazione abituale che i seguiti partano subito nel vivo perché non devono più perdersi nel presentare i personaggi e l’ambientazione.
Unica pecca, parere personale, è quella scivolata iniziale con un tentativo di stupro gratuito e francamente risparmiabile, ancora di più visto che il testo è catalogato come per ragazzi.
In conclusione, un romanzo imprescindibile per chi ha letto il primo; se non conoscete la dilogia e state cercando un distopico da leggere rapido e senza annoiarsi, non potete perdervelo.
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